Martedì 12 marzo 2013
Comunicazione beni ai soci, informazioni e possibile proroga
a cura di: AteneoWeb S.r.l.
Beni ai soci in dirittura d'arrivo, riferimenti normativi e analisi della comunicazione.
Mancano ormai solo poche settimane alla comunicazione dei beni ai soci. Imprese ed enti dovranno segnalare all'Agenzia delle Entrate i beni concessi in godimento ai soci e ai loro familiari per il 2011 e per il 2012.
L'obiettivo dichiarato dell'Amministrazione è quello di smascherare eventuali inquadramenti non corretti di beni puramente personali, inseriti nel contesto aziendale per usufruire dei relativi benefici contabili e fiscali. La scadenza, fissata al 2 aprile 2012, secondo le ultime indiscrezioni potrebbe essere prorogata di qualche settimana per snellire il fitto calendario degli addetti ai lavori.
L'art. 2, comma 36-terdecies del Dl. 138/2011 ha introdotto le novità in questione. Il Tuir, all'art. 67 - dedicato ai redditi diversi - è stato infatti arricchito della lettera h-ter: ‘la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell'impresa a soci o familiari dell'imprenditore'. Nel mirino finiscono dunque le consistenze fornite a titolo gratuito o a prezzo non concorrenziale ai vertici societari. L'applicazione decade nell'eventualità in cui l'azienda riesca a certificare che i beni siano utilizzati nello svolgimento delle relative mansioni, ma sta proprio qui il nodo della questione. Per giungere all'esclusione, le società dovrebbero presentare lettere, verbali d'assemblea o contratti che molto spesso non esistono nella pratica.
Le modalità di assegnazione non rilevano ai fini dell'eventuale ripresa a tassazione. I beni infatti possono essere detenuti a qualsiasi titolo, sia esso di proprietà, noleggio, leasing ecc. Assume importanza cruciale il rapporto tra il valore normale e il corrispettivo riconosciuto alla società. Facciamo degli esempi: nel caso in cui si tratti ad esempio di un fabbricato, bisognerà confrontare la cifra con un ipotetico canone di locazione a prezzi di mercato; se invece si dovesse trattare di un'automobile, sarà invece opportuno prendere come riferimento ad esempio la tabella Aci. Qualora infine fosse impossibile qualsiasi paragone, l'impresa dovrà ricorrere alla valutazione peritale sostenendo i relativi costi vivi.
Aziende, enti titolari di reddito imprenditoriale, enti non commerciali per la parte inerente all'attività d'impresa o realtà individuali, moltissime società saranno costrette a rispondere presente alla chiamata dell'Agenzia delle Entrate. Sono escluse dal novero dei soggetti obbligati gli enti non commerciali per la parte istituzionale, le associazioni professionali e le società semplici, oltre che le entità estere prive di stabile organizzazione sul suolo italiano.
L'invio rischia di essere davvero pesante e la quantità di dati recapitata all'Amministrazione necessiterà di un notevole dispiego di risorse per permettere il conseguimento di risultati rilevanti. Molto probabilmente anche per queste ragioni, la deadline potrebbe essere spostata in avanti di qualche settimana, anche se al momento non è ancora giunta ancora nessuna comunicazione ufficiale in tale direzione.
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