Martedì 10 gennaio 2012
IL MONDO DEL LAVORO: RAPPORTO 2011
a cura di: Studio Chiomento
Per Raymond Torres, Direttore dell'Istituto Internazionale di Studi Sociali dell'ILO (INTERNATIONAL LABOUR ORGANIZATION), per uscire dalla crisi, occorre adattare ai contesti nazionali le politiche in materia di lavoro attraverso il dialogo sociale, gli strumenti sul salario minimo e la contrattazione collettiva, nonché con un impegno maggiore nel promuovere le norme fondamentali del lavoro.
Il “World of Work Report 2011” chiede di mantenere e rafforzare i programmi per l’occupazione ed un sostegno a favore dell’investimento nell’economia reale attraverso una riforma finanziaria e misure specifiche di sostegno.
Intervistato in merito, il Direttore Torres, ha sottolineato come “i governi si siano spesi molto per placare i mercati finanziari, concentrandosi sull’austerità fiscale e su come salvare le banche, senza riformare le pratiche delle banche che hanno condotto alla crisi.”
Manca però una visione su come l’economia reale potrà riprendersi e, in alcuni casi, tutto questo è accompagnato da misure che minacciano la protezione sociale e i diritti dei lavoratori. L’esclusione dal mercato del lavoro sta diventando strutturale e il malcontento sociale cresce: il circolo vizioso può essere interrotto mettendo i mercati al servizio dell’occupazione, e non il contrario.
Il Rapporto sul mondo del lavoro 2011 raccomanda una maggiore connessione tra salari e produttività ed un aumento dei salari in linea con la produttività andrebbe a sostegno degli investimenti, raggiungibile attraverso il dialogo sociale, strumenti sul salario minimo, la contrattazione collettiva ed un impegno maggiore nel promuovere le norme fondamentali del lavoro.
Sempre secondo il Rapporto, le piccole aziende rappresentano il perno della ripresa per cui finché non si ridarà accesso al credito alle piccole aziende, non potrà esserci una ripresa dell’occupazione.
Per il Direttore dell’Istituto Internazionale di Studi Sociali dell’ILO, «La responsabilità di far sì che i mercati siano al servizio dell’occupazione ce l’hanno i governi che dispongono di una serie di misure ispirate al Patto globale per l’occupazione dell’ILO tra cui: programmi di protezione sociale attenti alla creazione di occupazione, politiche sui salari minimi e sulla creazione di posti di lavoro, dialogo sociale produttivo. Queste misure possono essere rapidamente associate con scenari macroeconomici e finanziari favorevoli all’occupazione.
Particolarmente importante sarà muoversi velocemente nell’Eurozona, dove i segnali di un indebolimento economico sono molto forti. Compito impegnativo date le differenti posizioni cicliche dei paesi. Secondo il rapporto, la recessione del lavoro in una regione avrà delle ripercussioni, prima o dopo, sulle prospettive socio-economiche in altre regioni, mentre l’interconnessione delle economie amplificherà gli effetti positivi sull’occupazione. A questo proposito, il G20 ha un ruolo leader particolare nel mantenere la questione dell’occupazione, insieme alle questioni fiscali e finanziarie, al primo posto dell’agenda politica.»
Rag. Donatella Chiomento
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