Il Decreto-legge 13 novembre 2006, n. 279, pubblicato nella G.U. n. 265 ha regolamentato la materia della previdenza complementare in coerenza con l'anticipo al 1° gennaio 2007 dell'entrata in vigore della riforma della previdenza complementare previsto dal disegno di legge finanziaria.
Nel D.L. 279 sono state introdotte norme procedurali che riguardano l'adeguamento dei fondi pensione ai meccanismi di trasferimento del TFR.
In particolare, il Decreto ha stabilito che entro il 31 dicembre 2006, tutti i fondi pensione avrebbero dovuto aggiornare i propri statuti e regolamenti, mentre le forme pensionistiche attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita dovranno prevedere la costituzione del patrimonio autonomo e separato entro il 31 marzo 2007.
La riforma rappresenta un'importante evoluzione nella storia della previdenza italiana: essa è infatti incentrata sullo sviluppo di un sistema pensionistico basato su due "pilastri", di cui il primo è rappresentato dalla previdenza obbligatoria (erogata da Inps, Inpdap, Casse professionali ecc.) e assicura la pensione di base; il secondo, è rappresentato dalla previdenza complementare per l'erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio al fine di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale.
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha attivato un sito internet dedicato alla Riforma della Previdenza Complementare