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Giovedì 2 luglio 2009

REGNO UNITO: CROCEVIA DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI

a cura di: Studio Meli & Studio Sciuto


Il mercato unico europeo presuppone la libertà per le imprese di esercitare la loro attività in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea.

L'imprenditore può esercitare l'attività direttamente ovvero a mezzo di una filiale o di una succursale, ed ancora, prestare semplicemente dei servizi.

Una società legalmente costituita in uno Stato membro deve essere riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, anche se, ad esempio, è stata costituita al solo scopo di evitare le regole di deposito del capitale minimo in vigore nello Stato ove gli imprenditori intendono esercitare la loro attività a mezzo di una succursale.

L'Europa è un'opportunità considerevole per lo sviluppo del commercio e per la ricerca di soluzioni fiscalmente convenienti. Noi offriamo l'opportunità di partecipare a questo dinamismo ricorrendo alla costituzione di società, succursali o uffici di rappresentanza. Le soluzioni che proponiamo sono conformi alla legislazione europea e nazionale.
Il Regno Unito è un paese per gli imprenditori: fiscalità moderata e favorevole per le imprese, legislazione sociale duttile e contributi sopportabili: in definitiva una base commerciale e finanziaria nel cuore dell'Europa.

Gli stranieri possono liberamente acquistare, acquisire ed investire.

Le imposte sui profitti delle società per gli anni 2009 e 2010 sono:

21% sul reddito netto sino a 300.000 Sterline 28% sul reddito netto eccedente 300.000 Sterline

Una società non attiva sul territorio britannico "Dormant" non paga imposte sugli utili.
Il Regno Unito non effettua prelevamenti alla fonte sui dividendi versati ai non-residenti.
L'aliquota IVA (VAT) è del 15% e le imprese che realizzano un volume di affari inferiore a 67.000 sterline non hanno obbligo di registrarsi all'Ufficio IVA.

Una Limited inglese, ad esempio, può:

Ricevere delle commissioni, onorari per studi di mercato, spese di ricerca ed altro. Il reddito derivante da queste attività è assoggettato ad una fiscalità moderata. Agire come società di partecipazioni finanziarie, Holding. Gestire un portafoglio di titoli e valori Essere mandatario per cessioni, fusioni, incorporazioni e liquidazione di aziende e società. Gestire attività di commercio elettronico Aprire una succursale nel paese di origine al fine di esercitarvi la propria attività. L'obbligo di aprire una succursale sussiste solo quando l'attività è esercitata a mezzo di stabile organizzazione che svolge un ciclo completo di attività commerciale.

Non è necessario aprire una succursale nel paese di residenza quando si prestano servizi immateriali come la consulenza, la rappresentanza commerciale, attività di creativo, agente d'affari o altre prestazioni e servizi di questo genere. Lo stesso vale per chi lavora grazie ad Internet e propone delle prestazioni in linea. Questi imprenditori possono beneficiare appieno di tutti i vantaggi del sistema fiscale inglese.

Guido Ascheri
info@ascheri.eu
http://www.ascheri.eu/

Di seguito trovate la scheda che raffronta le principali differenze fra una Limited Inglese ed una S.r.l. Italiana, l'elencazione delle differenze no è esaustiva ed è limitata agli aspetti di maggior rilievo.

Raffronto Limited Inglese - S.r.l. Italiana: la scheda è stata curata da:


Elisabetta Barone, dottore commercialista, vive e lavora a Londra dove insegna International Financial Reporting al King's College London. Precedentemente ha lavorato all'International Accounting Standards Board nell'XBRL team e presso l' Università Bocconi, Milano.

Guido Ascheri, ragioniere commercialista, vive e lavora a Nizza, coordina l'attività scientifica dello Studio Ascheri & Partners, ha insegnato economia e diritto alla Université Nice Sophia Antipolis , ha pubblicato libri per i tipi di IPSOA ed EBC, ha fondato e diretto la rivista "Professione Azienda" premiata come opera ad alto contenuto culturale e scientifico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Limited Inglese S.r.l. Italiana Responsabilità limitata al capitale Investito Sì Se il capitale non è versato responsabilità per il 2% del capitale previsto. Sì Capitale sociale minimo 100 Sterline 10.000 Euro Versamento decimi 1 Sterlina 2.500 Euro (in caso di pluralità di soci)
10.000 Euro (in caso di socio unico),
in entrambi i casi su conto bancario vincolato Tempi di costituzione 4 ore 3-4 giorni Intervento del notaio: costituzione, modifica statuto, trasferimento quote Non necessario Necessario, notaio e/o commercialista per trasferimento quote Oggetto sociale Nessuna specificazione: ammesse tutte le attività lecite Obbligo di specificare l'oggetto sociale Anonimato dei soci Consentito Non consentito Amministrazione Persone giuridiche ammesse, almeno un amministratore
deve essere una persona fisica di almeno 16 anni di età. Persone giuridiche non previste e non vietate: vuoto legislativo. Persone fisiche maggiorenni: 18 anni di età Durata Illimitata Scelta fra durata limitata o illimitata. Conferimenti in natura Semplice dichiarazione dell'Amministratore Perizia di stima giurata che ne attesti il valore Obbligo collegio sindacale Grandi Imprese, 2,8 milioni di Sterline di attivo di bilancio o un fatturato superiore a 5,6 milioni di sterline Capitale sociale a partire da 120.000,00 euro ovvero al superamento di due delle seguenti soglie:
- Attivo patrimoniale superiore ad Euro 3.650.000;
- Fatturato superiore ad Euro 7.300.000;
- Media dipendenti occupati nell'ultimo esercizio pari o superiore a 50. Controllo di legittimità da parte del Collegio Sindacale No Si Costi di costituzione 40 sterline 2.500 / 3.500 euro, occorre
versare il residuo capitale sociale 7.500 euro Tasse e diritti annuali Zero 780 euro Aggiornamento: 11 giugno 2009  

 


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