Il Decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 1° maggio, prevede, tra l'altro, alcune modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine, variando le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (comprese proroghe e rinnovi), per consentire un uso più flessibile di questa tipologia contrattuale.
I contratti, quindi, potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi:
nei casi previsti dai contratti collettivi; per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti, in caso di mancato esercizio da parte della contrattazione collettiva, e in ogni caso entro il termine del 31 dicembre 2024; per sostituire altri lavoratori.