Il Garante per la protezione dei dati personali è recentemente intervenuto a conclusione dei procedimenti aperti nei confronti di alcune testate, anche on line, che avevano pubblicato le immagini di alcune persone fermate, riprese "in evidente stato di costrizione fisica".
Non basta pixelare le manette ai polsi di un fermato se il soggetto ripreso risulta identificabile, la tutela della persona deve essere effettiva, chiarisce il Garante. Questo tipo di immagini, infatti, che ritraggono alcune persone in uno stato di costrizione, sono lesive della loro dignità e, non contenendo un'informazione essenziale, violano il Codice privacy e le regole deontologiche del giornalismo, oltre che il Codice di procedura penale.
Il Garante Privacy ha inviato tutte le testate che eventualmente continuino a divulgare simili immagini ad adeguarsi alle prescrizioni della normativa in materia di protezione dei dati personali.