Con Risposta ad interpello n. 17 del 30 gennaio l'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito alle formalità di rilascio, da parte del lavoratore dipendente al proprio datore di lavoro, della dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai fini del rimborso delle spese sostenute per le utenze domestiche (art. 51, comma 3, del TUIR), da conservare per eventuali controlli da parte degli organi a ciò deputati.
In relazione ai fringe benefit, spiegano le Entrate, la citata dichiarazione può essere acquisita dalla Società con sottoscrizione in originale e allegata copia del documento di identità del sottoscrittore, senza che risulti necessaria l'autenticazione della sottoscrizione.
Dal punto di vista sostanziale, la dichiarazione ha, infatti, come destinatario finale la pubblica amministrazione chiamata a svolgere i controlli di veridicità sul contenuto della stessa, da cui può scaturire una responsabilità penale in caso di dichiarazioni false o mendaci.