a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
DOC | ID 249465 | pub. 21/07/2025 | 63.99 KBCon l'introduzione della Legge Cirinnà (Legge n. 76/2016), l'ordinamento italiano ha finalmente dato un riconoscimento giuridico alle "coppie di fatto", ovvero a quelle unioni stabili tra due persone non legate dal vincolo del matrimonio. Accanto al riconoscimento di specifici diritti, la legge ha introdotto uno strumento fondamentale per la gestione della vita comune: il contratto di convivenza.
La fonte primaria della disciplina è la Legge n. 76/2016 (art. 1, commi 36-65).
Il Codice Civile viene richiamato per aspetti specifici, come le regole sulla comunione dei beni (artt. 177 e ss. c.c.) o i principi generali sui contratti (artt. 1321 e ss. c.c.).
In questo documento spieghiamo, in dettaglio, come funziona, cosa può contenere e come si stipula un contratto di convivenza, che permette alle coppie di definire in modo chiaro e legalmente vincolante gli aspetti economici e patrimoniali della loro relazione, offrendo tutele e certezze che prima erano assenti.
Parte centrale del documento è un modello dettagliato di contratto di convivenza. Questo modello specifica le clausole essenziali di questo contratto.
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