Venerdì 16 settembre 2022

Commercialisti: dopo l'appuntamento elettorale è necessario puntare su semplificazione, codici tributari e calendario fiscale

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Una sostanziale semplificazione normativa, la riorganizzazione dei codici tributari e del calendario fiscale ed un piano di pagamento straordinario dei debiti di natura fiscale e contributiva.

"Chiunque si troverà a gestire il dossier fiscale dopo il 25 settembre e anche a prescindere dalle diverse proposte avanzate nel corso della campagna elettorale, non dovrebbe rinunciare a lavorare a questi obiettivi prioritari, senza i quali, da un lato il nostro fisco non imboccherà in maniera convincente la strada di un corretto rapporto tra amministrazione finanziaria, contribuenti e professionisti intermediari, dall’altro non si riuscirà a dare un contributo concreto a imprese e famiglie in difficoltà estrema, in un periodo che si annuncia economicamente difficilissimo".

Lo ha affermato il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, in un dibattito sul futuro del sistema tributario svoltosi il 14 settembre a Roma, durante il quale il Consiglio Nazionale dei commercialisti ha presentato diverse proposte che vanno nella direzione di migliorare l'architettura del nostro sistema fiscale, che risale agli inizi degli anni '70.

"Il complesso delle norme che governa la materia tributaria è divenuto un ginepraio molto spesso inestricabile, foriero di contenzioso e di iniquità", ha dichiarato ancora de Nuccio. Va quindi "varata una riforma tributaria organica, che superi l’enorme bibliografia legislativa, e affronti in modo ordinato e coordinato le regole alla base delle diverse aree di tassazione. Un obiettivo, peraltro, previsto anche dal PNRR". 

Tra le altre proposte presentate dai Commercialisti: 

  • una riforma complessiva dell’IRPEF;
  • una profonda revisione delle deduzioni e detrazioni fiscali;
  • l’eliminazione di tributi di modesta entità e scarso gettito;
  • il superamento definitivo e generalizzato dell’IRAP.

Fonte: https://commercialisti.it
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    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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