Nella seduta n. 37 del 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy (il cosiddetto Ddl "Made in Italy") con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani.
Le misure di promozione ed incentivazione, si legge nel Comunicato Stampa del Governo, dovranno essere coerenti:
Sono 5 gli ambiti di intervento del Ddl:
Nell'ambito delle filiere strategiche nazionali, si prevedono misure a favore delle imprese, tra cui l'istituzione del "Fondo nazionale per il Made in Italy", con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro.
Previsto inoltre il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici, tra cui:
Check-list Iva e terzo settore: scelta tra il regime forfettario e quello della L. n. 398/1991
Dal primo gennaio 2024 le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale possono optare per un sistema simile a quello previsto per i contribuenti minimi.
Nel documento si mettono a confronto i due regimi.
Pacchetto 'Iva e Terzo settore e regime forfettario dei contribuenti minimi'
Il pacchetto contiene due documenti:
- il primo rubricato contiene la fotografia degli adempimenti legati all’imposta sul valore aggiunto e il terzo settore. Infatti dal 1° gennaio 2025 gli enti di tipo associativo, compresi gli enti sportivi che svolgono attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati, dovranno aprire la partita Iva.
- il secondo documento tratta della possibilità (decreto legge n. 146 del 2021) di utilizzare il regime forfettario dei contribuenti minimi (art. 5 comma 15-quinquies del decreto legge n. 146 del 2021) per le operazioni rilevanti ai fini Iva svolte dalle organizzazioni di volontariato (Odv) e dalle associazioni di promozione sociale (Aps).
Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netto da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
Possono accedere al CPB anche le società che applicano gli ISA. In questi casi, l’accettazione della proposta da parte di società di persone e soggetti equiparati e di società di capitali in regime di trasparenza fiscale, vincolerà anche tutti i soci e gli associati.
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