Riassumiamo di seguito le principali misure per le imprese previste dal Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 (il cosiddetto Decreto "Rilancio"), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 34 del 19 maggio scorso.
Fondo perduto, IRAP, riduzione bollette, Pagamento debiti PA
Ecobonus e Sismabonus al 110%
Nel decreto Rilancio è stata inoltre inserita una norma fondamentale per il riavvio del settore strategico dell'edilizia: l'innalzamento al 110% delle detrazioni per le ristrutturazioni legate all'Ecobonus e al Sismabonus che amplia la platea dei possibili beneficiari degli interventi, garantendo una forte leva agli investimenti. Viene inoltre data la possibilità di cessione del credito anche a intermediari finanziari, in modo da favorire la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio in ottica ecosostenibile.
Affitti commerciali, TOSAP
Sugli affitti commerciali è riconosciuto il credito d'imposta per il 60% dell'ammontare mensile del canone di locazione per i mesi di aprile, maggio e giugno. Oltre che in compensazione, il credito può essere anche ceduto al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari. Previsto anche l'esonero del pagamento di tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico (Tosap-Cosap) dal 1 maggio fino al 31 ottobre 2020, in favore di bar ristoranti, discoteche e altri pubblici esercizi. Sono state inoltre introdotte semplificazioni burocratiche per il rilascio di nuovi concessioni di suolo pubblico o per l'ampliamento di quelle già concesse.
Impresa 4.0
Nel pacchetto imprese è stato prorogato al 31 dicembre 2020 il termine per la consegna dei beni strumentali oggetto del super ammortamento. Migliaia di imprese e professionisti potranno pertanto beneficiare dell'incentivo fiscale anche se non riusciranno a ricevere, a causa del lockdown, la consegna del bene entro il 30 giugno, così come previsto dalla normativa vigente prima della proroga disposta con il decreto Rilancio.
Ricapitalizzazione, Start-up, trasferimento tecnologico
COVID19: lettera cliente/debitore per forniture non saldate e ordini in corso e accordo transattivo
Lo scorso 11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il Coronavirus Covid-19 una Pandemia diffusa in tutto il pianeta, ossia un problema di salute pubblica che riguarda tutta la popolazione. Sono stati molti i provvedimenti emanati dal Governo e dalle varie amministrazioni – a tutti i livelli – volti ad attuare il cosiddetto “distanziamento sociale” e a ridurre la possibilità di contagio, primo fra tutti quello relativo alla forzata chiusura (lockdown) dei negozi di vendita al dettaglio di generi non considerati di prima necessità.
COVID 19: il contratto estimatorio come proposta per la continuazione dell'attività commerciale
Siamo entrati nella fase 2 e per molti commercianti finalmente è arrivato il momento di programmare e organizzare la ripartenza. Ma con quali risorse finanziarie? La chiusura forzata dei punti vendita ha causato una serie di conseguenze negative, quali le mancate vendite e l’accumulo di scorte di stagione (non vendibili) e ha portato ai dettaglianti perdite e debiti in ragione dei non eludibili costi fissi connessi all’attività di vendita. Tutto ciò sta mettendo a dura prova la capacità di tenuta del nostro tessuto imprenditoriale.
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