Dopo l'approvazione da parte del Senato, anche la Camera, con 391 voti favorevoli e 45 contrati, ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione del disegno di legge che contiene misure urgenti per contrastare gli effetti economici e unanitari della crisi ucraina (Dl "Ucraina-bis").
Tante le novità in ambito fiscale.
Tra queste, la modifica al comma 1 dell'Art. 2 prevede l'estensione a tutti i datori di lavoro del settore privato, della possibilità di assegnare ai propri lavoratori dipendenti, a qualsiasi titolo, buoni benzina o titoli analoghi, fino ad un massino di 200 euro per lavoratore.
Per il solo 2022, ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir), l’importo del valore dei suddetti buoni benzina o analoghi titoli non concorre alla formazione del reddito.
La rinuncia all’esercizio del diritto di prelazione da parte dell’affittuario o del confinante è spesso utilizzata nella pratica quale mezzo più rapido ed efficiente per risolvere il problema, in tutti i casi in cui non c’è alcun interesse all’acquisto del fondo agricolo da parte dell’avente diritto.
Quando i rapporti tra il proprietario e l’affittuario o i confinanti sono buoni, è possibile affrontare la questione direttamente, senza ricorrere alla notifica della proposta mediante raccomandata, e soprattutto senza attendere il decorso dei trenta giorni.
Se l’avente diritto, una volta informato delle condizioni proposte per la compravendita, non è interessato ad acquistare il fondo, è sufficiente che dichiari di non accettare la proposta e pertanto di rinunciare all’esercizio del diritto di prelazione.
In questo caso si parla correntemente di “rinuncia al diritto di prelazione”, ma più correttamente si dovrebbe dire che l’affittuario o il confinante “rinuncia all’esercizio del diritto di prelazione”, in relazione a una specifica proposta di alienazione che gli è stata comunicata.
La fattura elettronica in pratica
Manuale interattivo per la gestione della fatturazione elettronica B2B. Questa nuova versione aggiornata al 25 gennaio 2019 contiene anche: - le risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili in occasione del Videoforum del 15 gennaio 2019; - precisazioni e chiarimenti nei paragrafi dedicati a autofatture, consumatori finali, medici, veterinari e farmacie.
La circolare dell'Agenzia Entrate: i nuovi chiarimenti in tema di fattura elettronica
Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore l’obbligo tale per cui tutte le fatture dovranno essere emesse in formato elettronico, sia nei confronti della Pubblica Amministrazione (il cui obbligo è in vigore ormai dal 2014), che nei confronti di soggetti IVA (il cosiddetto B2B), che nei confronti dei privati cittadini.
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