Giovedì 18 novembre 2021

Credito d'imposta servizi digitali: ancora pochi giorni per l'invio delle domande

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Ricordiamo che il prossimo 20 novembre scade il termine per la presentazione delle domande per accedere al credito d’imposta pari al 30% della spesa sostenuta nel 2019 riconosciuto alle imprese editrici di quotidiani e periodici per l’acquisizione di servizi digitali.
Le istanze possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell'impresa, esclusivamente per via telematica, tramite la procedura disponibile nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile cliccando sul link "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria" -> "Credito imposta servizi digitali" del menù "Servizi on line", previa autenticazione via SPID, CNS o CIE.

Il Ministero ha recentemente aggiornato le FAQ sul tema, che sono disponibili a questa pagina.

Il Tax credit serizi digitali è riconosciuto in misura pari al 30% della spesa effettiva sostenuta, nell'anno precedente a quello cui si riferisce il credito d'imposta, per i seguenti servizi digitali:

  • acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale;
  • information technology di gestione della connettività.

E' alternativo e non cumulabile, in relazione alle stesse voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa statale, regionale o europea, salvo che successive disposizioni non prevedano espressamente la cumulabilità delle agevolazioni stesse, nonché con i contributi diretti di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.

Il credito di imposta è utilizzabile unicamente in compensazione, tramite presentazione del modello F24 e con indicazione del codice tributo 6919, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari.

Questi soggetti dovranno indicare il credito d'imposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di concessione dello stesso e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel corso del quale se ne conclude l’utilizzo.


Fonte: https://www.informazioneeditoria.gov.it
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    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
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    L’attività di prestazione di servizi o cessione di beni nei confronti dei propri associati, infatti, diventerà rilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

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