Giovedì 5 settembre 2024

Mese dell’educazione finanziaria 2024: al via le candidature. Entro il 18 ottobre l'invio delle proposte

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Sono aperte le candidature per la partecipazione alla settima edizione del Mese dell’educazione finanziaria 2024, promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato EDUFIN).
L'iniziativa, che si terrà nel mese di novembre, prevede un programma di seminari, lezioni, webinar, giochi, laboratori didattici e spettacoli gratuiti, in presenza e online in tutta l’Italia, sul tema della gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari.

Possono presentare la propria candidatura associazioni, istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, scuole, fondazioni, pubbliche amministrazioni e qualsiasi organizzazione che intenda impegnarsi nel campo dell’educazione finanziaria tramite l'organizzazione di eventi di qualità che rispettino i criteri di partecipazione stabiliti dalle Linee Guida del Mese del Comitato Edufin.

Per partecipare è possibile compilare l’apposito form online disponibile sul sito www.quellocheconta.gov.it e presentare la propria iniziativa diretta a promuovere lo sviluppo e l’apprendimento delle conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.
Termine ultimo per la presentazione delle proposte: il 18 ottobre 2024.

Le iniziative approvate dal Comitato, saranno pubblicate all’interno del calendario del "Mese dell’Educazione Finanziaria 2024" sul sito del Comitato www.quellocheconta.gov.it.


Fonte: https://www.lavoro.gov.it
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026

    Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026

    Foglio di calcolo Excel per valutare la convenienza a aderire al concordato preventivo biennale da parte delle Persone Fisiche titolari di partita IVA individuale.

    Il foglio di calcolo consente quindi di simulare, una volta ricevuta la proposta dall’Agenzia Entrate, la convenienza di adesione, in termini di risparmio di imposte e di contributi previdenziali, in ragione delle previsioni di reddito per il prossimo biennio (2025 e 2026), anche in base a diversi scenari, per i seguenti casii:

    • Ditta individuale
    • Lavoratore autonomo

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Modello di ricorso tributario 2025 che tiene conto di gran parte delle modifiche emergenti sia nello Statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992

    Modello di ricorso tributario 2025 che tiene conto di gran parte delle modifiche emergenti sia nello Statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992

    La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
    In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo
  • Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025

    Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025

    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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