Con sentenza n. 17641 del 28 aprile 2023 la Corte di Cassazione, Quarta Sezione Penale,
si è espressa in tema di caporalato e confisca obbligatoria precisando che, in base alla prevalente giurisprudenza di legittimità, la confisca facoltativa prevista dall'art. 240, comma 1, del Codice Penale è legittima solo "quando sia dimostrata la relazione di asservimento tra cosa e reato, dovendo la prima essere collegata al secondo non da un rapporto di mera occasionalità, ma da uno stretto nesso strumentale, rivelatore dell'effettiva probabilità del ripetersi di un'attività punibile".
"Una tal condizione è necessaria", ha precisato la Cassazione, "solo nei casi di confisca facoltativa perché il giudice deve dar conto dell'esercizio della propria discrezionalità. Tale esigenza non esiste, invece, quando la confisca sia obbligatoria e la scelta di procedere al provvedimento ablativo sia stata compiuta in astratto dal legislatore".
"Mentre la confisca facoltativa ha prevalentemente natura cautelare ed è volta a prevenire la commissione di nuovi reati", precisa infine la Cassazione, "la confisca dei beni serviti alla consumazione del reato di cui all'art. 603 bis cod. pen., espressamente prevista dall'art. 603 bis.2 stesso codice ha natura prevalentemente sanzionatoria".
Lavoratori subordinati sportivi: iscrizione Inail entro il 30 novembre
Dal 1° luglio 2023 sono tutelati dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali i lavoratori subordinati sportivi, indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, i giovani atleti assunti con contratto di apprendistato, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale resi in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva, anche paralimpici, riconosciuti dal CONI o dal CIP e i prestatori di lavoro occasionale.
La circolare Inail del 27 ottobre 2023 n. 46 indica anche quali sono i soggetti non tutelati.
Si propone un modello di verbale di assemblea per la copertura di perdite mediante rinuncia a crediti vantati dai soci nei confronti della società.
Il principio contabile OIC n. 28 sulle poste del Patrimonio Netto prevede che la rinuncia di un qualunque credito da parte del socio, che si concretizza con un atto formale da parte del socio stesso e volto al rafforzamento patrimoniale della società, deve essere trattato, contabilmente, alla stregua di un apporto di patrimonio. Non rileva la natura del credito, commerciale o finanziario che sia, ma la motivazione della rinuncia, che deve essere orientata a un rafforzamento patrimoniale della società; se la rinuncia fosse dettata da motivazioni esclusivamente commerciali, costituirebbe invece per la società un minor costo (o sopravvenienza).
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