Interpello 954-134/2001. Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Articolo 8 legge 23 dicembre 2000, n. 388 - Acquisto di POS da installare in comodato d'uso presso gli esercizi commerciali
Risoluzione Agenzia Entrate n. 9 del 10.01.2002
La Direzione Regionale ha trasmesso un'istanza di interpello ai sensi dell'art. 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, della "JG S.p.A.", riguardante la possibilità di fruire del credito d'imposta di cui all'articolo 8 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, per l'acquisto di attrezzature pos (point of sale).
Quesito
La JG S.p.A. fornisce servizi di monetica a numerose banche situate in Sicilia ed in Calabria. L'attività si sostanzia in due tipi di prestazioni tra loro collegate:
- l'installazione dei pos presso gli esercizi commerciali clienti delle banche che si affidano alla JG;
- l'autorizzazione delle transazioni pos bancomat e credit card, attraverso il collegamento telematico fra i pos e gli elaboratori transazionali situati nello stabilimento della società stessa.
Una volta acquistati dalla società, i pos sono concessi in comodato d'uso ed utilizzati fuori dalla sede della JG S.p.A. presso gli esercizi commerciali che li utilizzano come sistemi di pagamento.
I ricavi tipici, fatturati alle banche clienti, sono rappresentati dai costi di autorizzazione per ogni singola transazione bancomat e credit card e dai compensi per l'installazione e la manutenzione tecnologica dei pos.
Tenendo conto della peculiarità del servizio reso, la JG S.p.A. chiede di sapere se l'acquisto dei pos rientri fra gli investimenti agevolabili di cui all'articolo 8 della legge 388/2000.
Soluzione interpretativa prospettata
La società istante ritiene che il pos sia un "macchinario industriale" che permette di produrre ricavi attinenti le specifiche finalità industriali dell'azienda di servizi telematici a valore aggiunto. Pertanto il pos, installato in comodato d'uso fuori della JG S.p.A., è un macchinario elettronico agevolabile.
Interpretazione
In via generale, gli investimenti effettuati nell'ambito dell'attività di monetica possono beneficiare dell'agevolazione di cui all'art. 8 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
Nel caso specifico non può negarsi che i pos nuovi, concessi in comodato d'uso, siano qualificabili come beni strumentali ai sensi dell'art. 67 del TUIR; essi, infatti, sono utilizzati dal comodatario nell'ambito di un'attività strettamente funzionale all'esigenza del comodante di fornire alle banche clienti i servizi di monetica.
La condizione richiesta per la fruizione del credito d'imposta di cui all'articolo 8 citato è che tali beni strumentali siano destinati ad una struttura produttiva ubicata nei territori di cui al comma 1 del medesimo articolo.
Nel caso specifico dei particolari beni concessi in comodato, la destinazione prescinde dalla presenza fisica degli stessi in azienda. In realtà, il pos è un semplice terminale destinato alla raccolta dei dati relativi alle transazioni commerciali ed è inserito in un circuito telematico che lo collega in modo strettamente funzionale agli "elaboratori transazionali" ubicati nell'azienda. Sono questi ultimi che gestiscono l'insieme delle transazioni bancomat e credit card ed il flusso di informazioni raccolte dai terminali periferici. Ciò caratterizza pertanto i pos come mere diramazioni della struttura produttiva aziendale, a cui sono strettamente correlati, e differenzia la fattispecie in esame dai casi di concessione in comodato di beni strumentali dotati di una propria autonomia anche al di fuori della struttura produttiva dell'impresa.
Considerato lo stretto vincolo di connessione funzionale, l'investimento in pos contribuisce alla crescita della struttura produttiva situata nel territorio agevolato indipendentemente dal luogo in cui gli apparecchi terminali sono installati.
Tenuto conto che la struttura produttiva (nella specie, costituita dagli elaboratori transazionali) facente capo alla JG S.p.A. è situata in una delle zone di cui al comma 1 dell'articolo 8 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, la misura del credito d'imposta sarà determinata applicando all'investimento netto (consistente nell'acquisto dei nuovi pos) la percentuale prevista dalla stessa disposizione normativa.
La risposta fornita con la presente nota, sollecitata con istanza di interpello presentata alla Direzione Regionale, viene resa dalla scrivente ai sensi dell'art. 4, comma 1, ultimo periodo del D.M. 26 aprile 2001, n.209.
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