Il 30 novembre 2013 il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha diramato un comunicato stampa con il quale ha informato che, a seguito dell'approvazione di tale decreto-legge, è stato firmato il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, in attuazione del comma 4 dell'art. 15 del D.L. n. 102 del 31 agosto 2013. Il decreto ministeriale ha disposto l'ulteriore incremento dell'acconto dell'IRES di 1,5 punti percentuali per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013 e per quello successivo. Pertanto:
L'incremento delle aliquote vale anche ai fini dell'IRAP. Ai sensi dell'art. 30, comma 3, del D.Lgs. n. 446/97 gli acconti IRAP vanno infatti determinati e versati secondo le disposizioni previste per le imposte sui redditi.
Precisiamo che l'aumento percentuale e la proroga interessano solo i soggetti IRES. E' invece rimasta confermata la scadenza di lunedì 2 dicembre 2013 per gli acconti IRPEF (e i correlati acconti IRAP ed INPS).
Da mercoledì 11 dicembre sarà ancora possibile pagare gli acconti IRES ed IRAP ma solo mediante ravvedimento operoso.
Cooperative a mutualità prevalente: calcolo IRES. Ver. 2025
Il software di AteneoWeb, versione 2025, apprezzato da moltissime cooperative e professionisti, determina l'IRES dovuta dalle cooperative a mutualità prevalente con il metodo dell’imputazione di eventuali ristorni a conto economico.
Gestisce anche la deduzione ACE e l'utilizzo di eventuali perdite pregresse riportabili. Il calcolo dell’Ires dovuta dalle cooperative a mutualità prevalente è molto complesso e articolato e richiede i giusti strumenti per affrontarlo senza problemi o perdite di tempo.
Entro lunedì 2 dicembre 2024 (la scadenza originaria del 30 novembre quest’anno cade di sabato) dovrà essere versata la seconda rata dell’acconto IRPEF, dell’acconto IRES (per i contribuenti con esercizio coincidente con l’anno solare) e dell’acconto IRAP.
L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno, con riferimento quindi ai redditi 2023, oppure dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare per l’anno successivo, con riferimento quindi ai redditi 2024.
Il concordato preventivo biennale: la richiesta di dati e l'analisi della proposta
Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
Il Concordato Preventivo Biennale è disciplinato dal D. Lgs. 13/2024 del 12 febbraio 2024; tuttavia, al fine di renderlo operativo, sono stati successivamente pubblicati ulteriori provvedimenti per definire le metodologie di calcolo del reddito e del valore della produzione proposti dall’Agenzia Entrate e infine, il D.Lgs n. 108 del 5 agosto 2024 ha apportato significative modifiche riguardanti le cause di esclusione, la determinazione del redito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale.
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