Venerdì 23 maggio 2014

Dal "decreto Cultura" arriva l'"ArtBonus"

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Il Consiglio dei Ministri del 22 maggio ha approvato un decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.

Il decreto (secondo le anticipazioni fornite) introduce misure per agevolare le erogazioni liberali riguardanti i beni culturali (c.d. "ArtBonus").

In particolare il decreto prevede che le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici possano beneficiare di un credito d'imposta nella misura del:

  • 65% delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013 (2014 e 2015, per i "soggetti solari");
  • 50% delle erogazioni liberali effettuate nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015 (2016, per i "soggetti solari").

L'utilizzo del credito d'imposta è da ripartire in tre quote annuali di pari importo ed è riconosciuta nei limiti:

  • del 15% del reddito imponibile, nei confronti delle persone fisiche e gli enti non commerciali;
  • del 5 per mille dei ricavi annui per i soggetti titolari di reddito d'impresa.

Per questi ultimi il credito d'imposta è utilizzabile anche in compensazione ai sensi dell'art. 17 del DLgs. 241/97, mediante modello F24, e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e ai fini IRAP.
Per ottenere le agevolazioni fiscali il contribuente richiedente dovrà presentare al Ministero per i Beni e le Attività culturali una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per le documentazioni e le certificazioni richieste.
I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali dovranno invece dare pubblica comunicazione, anche con un'apposita sezione nei propri siti web istituzionali, dell'ammontare delle erogazioni liberali ricevute, della loro destinazione e dell'utilizzo delle stesse (fatte salve le disposizioni del Codice in materia di protezione dei dati personali).

Il decreto prevede inoltre:

  • un potenziamento del "tax credit per il cinema", al fine di attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica. In particolare, è aumentato da 5 a 10 milioni di euro il limite massimo di credito d'imposta riconosciuto alle imprese italiane di produzione esecutiva e di post produzione in relazione a film o parti di film stranieri girati sul territorio nazionale, utilizzando mano d'opera italiana, su commissione di produzioni estere.
  • crediti d'imposta del 30% per la ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento delle strutture ricettive e per le spese sostenute negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 per:
    • l'acquisto di siti e portali web, inclusa l'ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile;
    • l'acquisto di programmi informatici integrabili all'interno di siti web e dei social media per automatizzare il processo di prenotazione e vendita diretta on-line di servizi e pernottamenti e per potenziarne la distribuzione sui canali digitali favorendo l'integrazione fra servizi ricettivi ed extra ricettivi;
    • l'acquisto di servizi di comunicazione e marketing per generare visibilità e opportunità commerciali sul web e sui social media e comunità virtuali;
    • l'acquisto di App per la promozione delle strutture, dei servizi e del territorio e la relativa commercializzazione;
    • l'acquisto di spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi, pernottamenti e pacchetti turistici sui siti e piattaforme web specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
    • le spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
    • l'acquisto di servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per tutte tali attività.
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