Le modalità per accedere alla rateazione fino a 120 rate sono stabilite con apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze dell'8 novembre 2013.
Con la direttiva di maggio 2013 Equitalia aveva già innalzato da 20 mila a 50 mila euro la soglia d'importo per ottenere la rateazione automaticamente, senza la necessità di dover allegare alcuna documentazione comprovante la situazione di difficoltà economica.
Per debiti oltre 50 mila euro la concessione della rateazione resta però subordinata alla verifica della situazione di difficoltà economica. A tal fine l'agente della riscossione analizza l'importo del debito e la documentazione idonea a rappresentare la situazione economico-finanziaria del contribuente.
Nell'ottica di estendere il più possibile il beneficio della dilazione, con la direttiva di Equitalia del marzo 2012 l'indice Alfa non è più considerato in termini di soglia di accesso ma esclusivamente quale parametro per la determinazione del numero massimo di rate concedibili. L'Indice di Liquidità costituisce la soglia di accesso alla dilazione se il valore è inferiore a 1.
In base alle norme che regolano l'istituto delle rateazioni:
La domanda di rateazione, comprensiva della documentazione necessaria, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare tramite raccomandata a/r oppure a mano presso uno degli sportelli dell'agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia.
Le comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni
L’Agenzia Entrate mette costantemente in atto un’attività di controllo sulle dichiarazioni dei contribuenti per verificare la correttezza dei dati riportati.
Con una nuova guida pubblicata in aprile 2023 l’Agenzia Entrate fornisce tutte le informazioni sui nuovi servizi di calcolo dei piani di rateazione delle somme dovute a seguito dell’attività di controllo automatizzato (articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973 e articolo 54-bis del Dpr n. 633/1972) e di controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973) che possono essere rateizzate in un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.
Definizione avvisi bonari in corso 2023: versione Cloud
Questa nuova versione del software permette la compilazione automatica del modello F24.
La Legge di Bilancio 2023 (L 197/2022, Art. 1, commi 155 e 156) ha previsto la possibilità di definire in modo agevolato i c.d. “avvisi bonari”, ovverosia le comunicazioni previste dagli articoli 36-bis del DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/1972, il cui pagamento rateale ai sensi dell’articolo 3- bis del DLGS 462/1997 sia ancora in corso alla data del 01/01/2023 (data di entrata in vigore della legge di bilancio).
Tali avvisi possono essere definiti con il pagamento del debito residuo a titolo di imposte e contributi previdenziali, interessi e somme aggiuntive e sono dovute le sanzioni nella misura del 3%.
Viene previsto che il pagamento rateale prosegua secondo le consuete modalità stabilite dall’articolo 3-bis del DLGS 462/1997.
DEFINIZIONE AVVISI BONARI IN CORSO 2023: versione Excel
Questa nuova versione del software permette la compilazione automatica del modello F24.
La Legge di Bilancio 2023 (L 197/2022, Art. 1, commi 155 e 156) ha previsto la possibilità di definire in modo agevolato i c.d. “avvisi bonari”, ovverosia le comunicazioni previste dagli articoli 36-bis del DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/1972, il cui pagamento rateale ai sensi dell’articolo 3- bis del DLGS 462/1997 sia ancora in corso alla data del 01/01/2023 (data di entrata in vigore della legge di bilancio).
Tali avvisi possono essere definiti con il pagamento del debito residuo a titolo di imposte e contributi previdenziali, interessi e somme aggiuntive e sono dovute le sanzioni nella misura del 3%.
Viene previsto che il pagamento rateale prosegua secondo le consuete modalità stabilite dall’articolo 3-bis del DLGS 462/1997.
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