autore: Dott. Matteo Panelli
Gli investimenti in R&S in Europa
"In
Europa si spende poco per la ricerca e lo sviluppo".
E' questa
la tipica frase con cui si aprono le conferenze indette in Europa sul tema
della innovazione.
Ed in effetti i dati parlano chiaro: gli investimenti in ricerca e sviluppo
in Italia si attestano all'1% del PIL, a fronte dell'1,9% medio della UE, del
2,7% degli USA e del 3% del Giappone.
La Commissione europea ha più volte affermato che l'eccellenza nei settori della ricerca sia un obiettivo primario.
A dimostrazione
della precedente affermazione, nel dicembre del 2004 è stato
indetto il bando di gara n. DG RTD - C6 - 2004 - 2 2004/S
186-158217 il cui obiettivo era identificare e diffondere le migliori pratiche
in Europa, nell'ambito dell'insegnamento scientifico.
La Commissione ritiene che la domanda di ricercatori in Europa nei prossimi
anni subirà una crescita sostenuta, per cui è necessario già oggi
sviluppare le corrette pratiche per incentivare le nuove leve agli studi nei
settori dell'innovazione tecnologica.
Ad oggi però i risultati che nel 2000 il Consiglio europeo di Lisbona
si era imposto di raggiungere per il 2010 non saranno obiettivamente ottenibili.
Il Consiglio aveva infatti previsto che per quella data l'Europa potesse
diventare l'economia della conoscenza più competitiva del mondo,
ma ad oggi i dati non sono certo confortanti.
Il VI° Programma Quadro: obiettivo prioritario
Il VI° Programma Quadro (o VIth Work Programme) è lo strumento
finanziario più importante messo a disposizione dall' U.E.
Il suo obiettivo è quello di contribuire al finanziamento dei progetti
di R&S in vari settori.[1]
Il VI° Programma Quadro di RST si occupa quindi di finanziare le attività di ricerca per il periodo 2002 - 2006, mediante la creazione del cosiddetto "Spazio Europeo della Ricerca (ERA)".
L'art. 163, paragrafo 1 del trattato prevede in particolare la realizzazione del VI° PQ, al fine di "rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'industria della Comunità, di favorire lo sviluppo della sua competitività internazionale e di promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie …".
Priorità del programma è quindi favorire lo sviluppo tecnologico ed innovativo dell'Unione Europea, al fine di creare le premesse necessarie ed indispensabili affinché il "vecchio continente" possa rappresentare un punto di riferimento nel campo della ricerca e dello sviluppo, riducendo progressivamente il gap rispetto ad altri paesi (USA e Giappone in primo luogo).
A questo scopo, la Commissione europea finanzia progetti di ricerca che coinvolgano più paesi membri (ma non solo) e la creazione di interazione e cooperazione tra centri di ricerca, imprese e singoli ricercatori.
Fatte queste premesse,
ci preme concentrarci sulle due nuove Call (4 e 5) del Work Program 2005/2006,
e sulle opportunità finanziarie che esse
offrono alle imprese intenzionate ad investire in ricerca ed innovazione.
La struttura del VI° PQ: obiettivi strategici e strumenti
Per conseguire gli obiettivi sopra indicati e per contribuire quindi alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e dell'innovazione, il VI° PQ è strutturato in tre sezioni nell'ambito delle quali sono intraprese le quattro azioni di cui all'articolo 164 del trattato:
L'attuazione concreta dei programmi specifici è invece delegata alla pubblicazione di bandi ("Call") che precisano i settori di intervento, le regole di partecipazione, i soggetti ammessi e tutte le altre informazioni necessarie affinché un soggetto giuridico possa partecipare facendo una proposta ("proposal").
A titolo di esempio,
riportiamo di seguito la tabella relativa agli obiettivi strategici, i relativi
strumenti e le dotazioni finanziarie della Call 4 del FP6, la quale rientra
nella più generale azione "Integrare e rafforzare
lo Spazio europeo della ricerca".
Obiettivi strategici 2005-2006 | Strumenti [2] | Strumenti nuovi/ tradizionali |
Bilancio Indicativo[3] |
---|---|---|---|
2.4.1 Nanoelettronica | IP, STREP, CA, SSA | 80/20 | 74 |
2.4.2 Tecnologie e dispositivi per l'integrazione su micro/nanoscala | IP, STREP, CA, SSA | 60/40 | 75 |
2.4.3 Verso un quadro globale di affidabilità e sicurezza | IP, NoE, STREP, CA, SSA | 70/30 | 63 |
2.4.4 Accesso a banda larga per tutti | IP, NoE, STREP, SSA | 65/35 | 65 |
2.4.5 Sistemi mobili e senza fili e piattaforme oltre la terza generazione (3G) | IP, NoE, STREP, SSA | 65/35 | 138 |
2.4.6 Sistemi audiovisivi di rete e piattaforme domestiche | IP, NoE, STREP, CA, SSA | 75/25 | 63 |
2.4.7 Sistemi di conoscenza a base semantica | IP, NoE, STREP, SSA | 70/30 | 112 |
2.4.8 Sistemi cognitivi | IP, NoE, STREP, CA | 65/35 | 45 |
2.4.9 Ricerca nel campo delle TIC per un'amministrazione innovativa | IP, NoE, STREP, SSA, CA | 50/50 | 46 |
2.4.10 Apprendimento con supporto tecnologico | IP, NoE, STREP, CA | 70/30 | 54 |
2.4.11 Informazioni biomediche integrate per una salute migliore | IP, STREP, SSA, CA | 55/45 | 75 |
2.4.12 e Sicurezza - Sistemi cooperativi per il trasporto su strada | IP, NoE, STREP, SSA | 60/40 | 82 |
2.4.13 Rafforzare l'integrazione dello sforzo di ricerca nel campo delle TIC in un'Europa allargata | STREP | 0/100 | 63 |
La finanza agevolata al sevizio dell'informazione finanziaria- il caso Blue Financial Communication
Alla fine di questo breve intervento, vorremmo proporre un esempio concreto di come tali contributi possano essere utilizzati anche per innovare il settore della informazione finanziaria.
Forse non
tutti sanno che attualmente l'informazione finanziaria è disomogenea,
non esistendo uno standard di comunicazione adottato dai vari soggetti.
Allo stato dell'arte, infatti, lo scambio di informazioni finanziarie è troppo
vincolato alla maestria del fattore umano e poco attento alle possibilità offerte
dalla moderna tecnologia.
La mancanza di uno standard comune ha costituito un serio problema per il processo di acquisizione e di manipolazione dei dati che poteva essere risolto solo tramite la progettazione di interfacce ad hoc per i singoli interlocutori. La realizzazione pratica di tali soluzioni ha evidenziato notevoli limiti relativi a:
Negli ultimi anni la comunità finanziaria ha avvertito la necessità di uniformare e di standardizzare le procedure legate al sistema di reporting in modo da facilitare il processo di aggregazione, di analisi e di comunicazione dei dati aziendali alle varie categorie di stakeholders.
La case history che intendiamo proporre afferisce quindi ad un progetto di sviluppo di applicazioni basate sull'Xbrl[4], da parte della società Blue Financial Communication.[5]
XBRL |
"Xbrl" - che significa letteralmente "eXtensible Business Reporting Language", rappresenta un protocollo di trasmissione dati appartenente alla più ampia famiglia dei linguaggi "XML", i quali sono ormai diventati lo standard di comunicazione per la trasmissione delle informazioni tra il mondo degli affari ed internet.
Il linguaggio Xbrl codifica i dati con descrizioni standardizzate che permettono
ad altre applicazioni di capire il significato ed il contesto di informazioni
specifiche contenute in documenti finanziari.
Lo standard ottimizza costi e tempi legati alla gestione e all'analisi
dei dati e favorisce l'interoperabilità tra sistemi informativi
eterogenei, automatizzando il processo di reporting aziendale e utilizzando
i servizi Web per i processi di automazione delle attività.
I VANTAGGI |
I vantaggi più immediati che l'adozione del Xbrl consentirebbe di ottenere sono i seguenti:
UNIONE EUROPEA |
La Comunità Europea - per il tramite della Commissione - sta già finanziando, con i fondi del VI° Programma Quadro, un progetto di due anni chiamato "XBRL in Europe", finalizzato ad accelerare l'utilizzo di questo sistema in Europa.
Secondo i soggetti promotori[6] del progetto "XBRL in Europe" , l'Xbrl rappresenta il linguaggio di trasmissione elettronica dei dati economici e finanziari che è "destinato a rivoluzionare il settore del reporting a livello mondiale"[7].
Questo progetto di sviluppo del linguaggio XBRL[8] non è l'unico attualmente in attuazione in Europa. Diverse società - questa volta non finanziate dall' U.E. - stanno sviluppando il linguaggio Xbrl ed anche diverse organizzazioni - più o meno direttamente - si stanno occupando della materia, al fine di dotare il mercato di strumenti che possano conferirgli trasparenza e sicurezza maggiore[9].
BLUE FINANCIAL COMMUNICATION |
Le possibili iniziative sul fronte dello sviluppo di questo linguaggio, potrebbero essere di vario tipo: un forte interesse è ad esempio avvertito nel settore del risparmio gestito[10].
In questo particolare settore del mondo finanziario, le informazioni sono trasmesse in modalità non standardizzata e quindi difficilmente trattabile. Sui prodotti finanziari non esiste infatti uno standard di comunicazione, né vengono definiti quali sono i dati da considerare.
Introdurre lo standard Xbrl nel settore del risparmio gestito determinerebbe effettivamente una serie di vantaggi considerevoli, sia in termini economici e di efficienza, sia in termini di trasparenza del mercato.
Attualmente, l'attenzione dei mercati, delle associazioni e delle organizzazione nei confronti della trasparenza nel mondo della finanza è molto forte. Un progetto di sviluppo di tecniche e tecnologie volte a realizzare "uniformità e trasparenza delle informazioni finanziarie" rappresenterebbe effettivamente una innovazione molto importante e - come abbiamo visto precedentemente - fortemente voluta anche dalla Commissione Europea, la quale ha appunto già finanziato progetti simili.
Un progetto in ambito di informazione finanziaria di cui riteniamo auspicale la realizzazione è dunque proprio quello finalizzato ad ampliare le funzionalità del linguaggio Xbrl, in modo da renderlo utilizzabile per lo scambio di informazioni riguardanti gli strumenti del risparmio gestito.
Note
[1] La materia è direttamente disciplinata dall'articolo
166 del Trattato istitutivo della Comunità Europea, il quale si occupa
appunto dell'adozione di programmi quadro pluriennali in materia di Ricerca e
Sviluppo Tecnologico (RST).
[2] IP = Integrated Programme (Programmi
Integrati); STREP = Specific Targeted Research Projects (Progetti
specifici mirati nel campo della ricerca); CA = Co-Ordination Action
(Azioni Coordinate); SSA = Specific Supportino Action (Azioni
di Sostegno Specifico); NoE = Network of Excellence (Reti di Eccellenza).
[3] Valori
espressi in mio di €.
[4] L'Xbrl è il protocollo di trasmissione
dati finanziari che la maggior parte degli analisti ritiene debba diventare lo
standard del prossimo futuro.
[5] Blue Financial Communication è una giovane e dinamica società del
settore dell'informazione finanziaria, estremamente attenta all'innovazione.
V. http://www.bluerating.com
[6] Coordinato
e promosso dalla PriceWaterhouseCoopers risk management Cuba, questo progetto
vede come partners: la Nederlands Instituut Van Registeraccountants, Pro-link
Investments bv, la Chato d'o, l'Xbrl uk limited, la Csc Computer
Science Vof e l'International Accounting Standards Committee Foundation.
[7] "The
XBRL … is set to revolutionise business reporting
around the world. It provides major benefits in the preparation, analysis and
communication of business information. It offers cost savings, greater efficiency
and improved accuracy and reliability to all those involved in supplying or
using financial data". Fonte: http://www.xbrl-eu.org/.
[8] Ad esempio, Software Ag - società tedesca (detta "The
XML company") - ha recentemente presentato la propria "Suite
Xbrl",
la quale utilizza appunto l'omonimo standard per lo scambio di informazioni finanziarie
uniformi fra sistemi informatici senza la necessità di ricodifica. Tra
le più attive in Europea, Software AG ha investito nello standard Xbrl
una importante parte della propria ricerca e sviluppo.
[9] In effetti, l'Xbrl nasce da una iniziativa del 1998, anno in
cui fu istituita un'organizzazione indipendente, denominata XBRL
International, a cui aderiscono attualmente più di 170 membri
istituzionali. L'interesse per questa nuova tecnologia ha ben presto superato
i confini USA (in cui si è formata), così nel 2000 nacque l'UK
XBRL, nel 2001 nacque XBRL Australia a cui nel 2002
si aggiunsero le giurisdizioni del Canada, Germania, Honk Kong, Giappone e
Singapore.
Inoltre,
l'IOSCO (International Organization of Securities Commissions)
ha allo studio una normativa - che verrà probabilmente emanata ad Aprile
2005 -, la quale imporrà agli organi di informazione sul risparmio gestito
una condotta che garantisca una trattazione "sistematica e rigorosa" dei
dati oltre che la qualità e l'integrità del processo di valutazione
dell'attività creditizia.
[10]
"XBRL - risparmio gestito" è attualmente
un progetto allo studio del CEO di Blue Financial Communication.
AteneoWeb s.r.l.
AteneoWeb.com - AteneoWeb.info
Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com
C.f. e p.iva 01316560331
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