Befera ha spiegato che il nuovo redditometro rappresenterà "lo strumento attuativo della profonda innovazione introdotta per norma sull'istituto dell'accertamento sintetico al fine di renderlo più efficiente, dotarlo di maggiori garanzie per il contribuente e tener conto del mutato contesto socio-economico".
Su una base di un campione significativo di circa 50 milioni di soggetti distribuiti su 22 milioni di famiglie, sull'analisi dei dati provenienti dalle dichiarazioni e da altre fonti informative in possesso dell'Anagrafe tributaria, l'Agenzie delle Entrate (tramite la società Sose) ha già individuato un modello di variabili di spesa, in relazione alla tipologia di nucleo familiare e all'area territoriale di appartenenza. Sono circa 100 le voci di spesa analizzate per cogliere i diversi aspetti della vita quotidiana riconducibili, sinteticamente, a sette categorie:
In tale contesto - ha argomentato Befera - "il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che stabilirà le modalità utili per la determinazione sintetica del reddito complessivo del contribuente, sarà incentrato prevalentemente:
Il Direttore dell'AdE ha poi continuato l'audizione specificando che la valorizzazione del patrimonio informativo già a disposizione dell'Agenzia sarà ulteriormente implementato con i dati provenienti dal cd. "spesometro" e dai movimenti bancari, sempre nell'ottica di ridurre al minimo l'incidenza delle presunzioni per mezzo dell'introduzione del "contraddittorio necessario" in cui "il contribuente verrà "chiamato a fornire dati e notizie rilevanti per la ricostruzione sintetica del reddito prima ancora di avviare il procedimento di accertamento con adesione ai sensi dell'articolo 5 del Dlgs n. 218/97". Infine - ha concluso- "per favorire la compliance dei contribuenti, utilizzando il modello di analisi e valorizzazione elaborato in collaborazione con la Sose, è stato realizzato un software di autodiagnosi stand-alone denominato Redditest, che a breve sarà reso disponibile, per consentire in autonomia una preventiva verifica della coerenza tra il reddito familiare prodotto e le spese sostenute nell'anno".
E' stato espressamente chiarito che i dati inseriti rimarranno noti solo al contribuente e la verifica della coerenza avverrà sulla base delle spese più significative e facilmente individuabili: a ciascun dato, che il prodotto di autodiagnosi chiederà di inserire, sarà attribuito un coefficiente che misurerà la relazione tra l'elemento di spesa conosciuto e il reddito complessivo, assorbendo anche la relazione tra altri elementi non conosciuti, ma correlati con quello noto, e il reddito stesso. Il risultato che apparirà - verde se coerente, rosso se incoerente - terrà conto delle spese comuni (alimentari, abbigliamento, calzature, etc.) che normalmente sostiene una famiglia del tipo previsto, che vive in una determinata area geografica.
Fonte: Audizione Direttore Agenzia delle Entrate 31 ottobre 2012. Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe tributaria
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