La principale novità è senza dubbio rappresentata dal 730 precompilato di cui tanto si è già scritto e letto.
In questa occasione ci occuperemo quindi delle altre novità.
Il bonus IRPEF di 80 euro
Con la presentazione del modello 730/2015, chi presta l'assistenza fiscale dovrà ricalcolare l'ammontare del bonus IRPEF, sulla base di tutti i redditi dichiarati. Il bonus è infatti riservato a chi non supera un reddito complessivo di 26mila euro.
Il modello 730 consentirà inoltre di far emergere il credito spettante nei casi in cui non sia stato possibile percepire il bonus (ad esempio perché il datore di lavoro non riveste la qualifica di sostituto d'imposta, come nel caso dei lavoratori domestici, o perché il rapporto di lavoro si è chiuso prima del mese di maggio 2014).
Utilizzo dei crediti in compensazione
A decorrere dal 1° ottobre 2014, per utilizzare in compensazione i crediti emergenti dalla dichiarazione, se il saldo finale del modello F24 è uguale a zero, il contribuente deve utilizzare, direttamente o tramite un intermediario abilitato, soltanto i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. Anche per i modelli F24 contenenti compensazioni con saldo finale superiore a zero e per quelli con saldo oltre i 1.000 euro resta precluso il modello F24 cartaceo, ma si possono utilizzare i servizi di internet banking degli intermediari della riscossione.
Destinazione dell'8, del 5 e del 2 per mille
Da quest'anno i contribuenti avranno a disposizione un'unica scheda (modello 730-1) per esprimere le scelte relative all'8, al 5 e al 2 per mille dell'IRPEF.
Con il modello 730-1 sarà possibile destinare:
Le 3 opzioni non sono alternative tra loro e ovviamente non comportano maggiori imposte a carico del contribuente.
La scheda va presentata integralmente anche nel caso in cui sia stata operata una soltanto delle scelte consentite.
Altre novità
Le altre principali novità del modello 730/2015, in gran parte derivanti da modifiche intervenute nella disciplina fiscale, sono:
Guida al regime forfettario 2025
Manuale interattivo sul regime agevolato di cui alla legge 190/2014. Nuova versione aggiornata al 10 gennaio 2025.
Il regime forfettario è stato introdotto per la prima volta dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014 n.190).
La disciplina del regime ha subito diverse modifiche con le leggi di Bilancio 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n. 145) e 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) e 2023 (Legge 29 dicembre 2022 n. 197), in particolare per quanto riguarda le condizioni di accesso.
Rettifica detrazione IVA contribuenti minimi e forfetari. Anno 2025
Foglio di calcolo XLS per la determinazione della rettifica della detrazione IVA da parte dei "contribuenti forfetari" (ex art. 1, commi da 54 a 89, L. 190/2014 - Legge Stabilità 2015) e dei "contribuenti minimi" (ex L. 244/2007, Art. 1, commi 96 e ss. e Art. 27, commi 1 e 2, D.L. 98/2011).
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