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Venerdì 27 febbraio 2015

Videosorveglianza e telecamere: la Sentenza 3122/2015 della Corte di Cassazione

a cura di: Studio Valter Franco
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Videosorveglianza e telecamere: la Sentenza 3122/2015 della Corte di Cassazione

Sentenza n. 3122 del 17/02/2015 Cassazione Civile - sezione Lavoro.

La vicenda riguarda il licenziamento di dipendenti di un raffineria, addetti al carico di autobotti, che con operazioni fraudolente alteravano il carico effettivo, in concorso con gli autisti e, quindi, sottraevano carburante (gpl). A prescindere dalle altre contestazioni mosse dai lavoratori, il lavoratore G ha eccepito che era stato prodotto un DVD con "videoriprese effettuate in violazione della privacy dei lavoratori" (articolo 4 comma 2 della Legge 300/1970 "Statuto dei Lavoratori" richiamato dall'art. 114 del D.lgs.196/2003).

La Corte indica che le norme sopra citate trovano applicazione qualora vi siano comportamenti difensivi, cioè diretti ad accertare comportamenti illeciti dei lavoratori che riguardino l'esatto adempimento delle obbligazioni discendenti dal rapporto di lavoro e non trovano applicazione nel caso in cui il datore di lavoro abbia posto in essere verifiche dirette ad accertare comportamenti illeciti del lavoratore e lesivi del patrimonio e dell'immagine aziendale. Va aggiunto che la videoripresa era stata effettuata dalla Guardia di Finanza, cioè un soggetto terzo.

Rammentiamo che l'installazione di impianti di videosorveglianza necessita di apposite autorizzazioni preventive ai fini di non incorrere in violazioni previste dallo "Statuto dei Lavoratori".

Art. 4 legge 300/1970 - "E' vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori"; la Cass. Penale, sez. III - 28/1/2003 n. 10268, ha indicato che "Commette il reato di cui agli art. 4 comma 2 e 38 L. 20.5.1970 n. 300 il datore di lavoro che senza preventivo accordo con le rappresentanze sindacali abbia installato telecamere che, seppure destinate a evitare furti, renda possibile il controllo a distanza dei dipendenti".

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La Guida del Garante sui sistemi di sorvegliana e' scaricabile cliccando qui.
La prescrizione del Garante relativa al corretto impiego di telecamere in hotel e' scaricabile cliccando qui.
La nota del Ministero del Lavoro del 16.04.2012 e' scaricabile cliccando qui.
Sul sito del Garante è linkabile direttamente tutta la normativa ed i provvedimenti in materia di videosorveglianza.
AUTORE:
Autore AteneoWeb: Rag. Valter Franco

Rag. Valter Franco

Ragioniere commercialista, revisore contabile
Studio Valter Franco
Collabora con Ateneoweb dal 2003. Dal 1978 lo studio assiste i propri clienti in tutti gli adempimenti societari, contrattuali, fiscali, contabili, durante le fasi di accertamento e quelle del contenzioso...
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    In particolare, a domanda del soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, potranno essere definite le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione e anche a seguito di rinvio, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia ove il valore della controversia è stabilito ai sensi del comma 2 dell'articolo 12 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.
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  • Ricorso avverso avviso di intimazione di pagamento. Prescrizione quinquennale sanzioni ed interessi su crediti erariali

    Ricorso avverso avviso di intimazione di pagamento. Prescrizione quinquennale sanzioni ed interessi su crediti erariali

    Rottamate le somme iscritte a titolo di sanzioni e di interessi su ruoli erariali con notifica ultraquinquennale. L’indirizzo dominante della Corte di Cassazione ritiene che il termine di prescrizione della cartella esattoriale avente per oggetto sanzioni ed interessi su carichi erariali sia, in assenza di atti interruttivi, quello quinquennale dalla data di scadenza della cartella di pagamento divenuta definitiva per mancata impugnazione non rivestendo, l’iscrizione a ruolo, natura giuridica di sentenza passata in giudicato.

    Si propone, a beneficio dei Lettori, una traccia per eccepire in via giurisdizionale innanzi gli organi della giustizia tributaria, la nullità dell’avviso di intimazione pervenuto oltre il quinquennio dalla notifica della cartella di pagamento (non impugnata) concernente sanzioni ed interessi addebitati su crediti erariali (IRPEF, IRES, IVA, Ritenute alla fonte, eccetera).
    Il motivo del gravame deduce la decadenza dell’azione di riscossione stante l’inerzia dell’Agente che, nel termine quinquennale dalla data di scadenza dell’atto esecutivo (60 gg. dalla notifica), non ha proceduto ad interrompere i termini di prescrizione ovvero provveduto ad attivare le procedure di esecuzione forzata (pignoramento). 

    a cura di: Dott. Attilio Romano
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