Mercoledì 4 gennaio 2012

COMMISSIONE EUROPEA: SEMPRE PIÙ OPEN DATA

a cura di: Studio Legale De Luca
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COMMISSIONE EUROPEA: SEMPRE PIÙ OPEN DATA

Sempre più "dati aperti", questo in sintesi l'orientamento della Commissione europea, che ha presentato una proposta di modifica della Direttiva 2003/98/EC relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.

La Commissione a riguardo ha diffuso una Comunicazione e le nuove regole di comportamento che la essa stessa intende adottare rispetto ai dati pubblici in suo possesso. La proposta prevede oltre adeguamento del quadro normativo per il riutilizzo dei dati, una mobilitazione di strumenti finanziari a sostegno dei "dati aperti" e l'adozione di azioni quali la creazione di portali di dati europei.

A livello comunitario emerge una sempre maggiore consapevolezza dell'importanza dei dati e della loro condivisione, da qui l'esigenza di sfruttare questo patrimonio informativo sia da un punto di vista sociale che economico. Infatti, sebbene sia ancora complesso fare delle stime, si ritiene che la messa a disposizione di dati da parte dell'Unione europea potrebbe generare un guadagno economico quantificabile in 40 miliardi di euro all'anno. A ciò vanno aggiunti i vantaggi che ne risulterebbero dal punto di vista dell'efficienza, trasparenza e responsabilizzazione delle amministrazioni.

Con l'adozione della Decisione relativa al riutilizzo dei documenti, la Commissione sembra voler dare il buon esempio, evidenziando nei considerando che «Una politica di riutilizzo meno restrittiva da parte della Commissione favorirà una nuova attività economica, porterà a un utilizzo e a una diffusione più ampia delle informazioni dell'Unione, migliorerà l'immagine di apertura e trasparenza delle istituzioni ed eviterà inutili oneri amministrativi ai servizi della Commissione e agli utilizzatori».

L'obiettivo è quello di agevolare un riutilizzo più ampio delle informazioni, di migliorare l'immagine di apertura della Commissione e di evitare oneri amministrativi inutili per coloro che riutilizzano le informazioni e per i servizi della Commissione. In questo senso è prevista l'istituzione da parte della Commissione di un portale dei dati come punto di accesso unico ai suoi dati strutturati, così da facilitarne il collegamento e il riutilizzo a fini commerciali e non commerciali. La Commissione metterà progressivamente a disposizione i dati in suo possesso con possibilità di divulgazione. Il portale inoltre potrà fornire l'accesso ai dati di altre istituzioni, organismi, uffici e agenzie dell'Unione europea, a richiesta di quest'ultimi.

Ci si auspica che l'impulso dato dalla Commissione possa avviare un nuovo percorso in materia di open data a livello europeo, e che i singoli stati riescano a comprendere l'importanza dell'open data riconoscendo ai dati il ruolo di "linfa vitale dell'economia e della conoscenza", così come definiti nel Digital Britain Report del 2009.

Fonti:

- Ministero per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione
- Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni
- Proposta di modifica della Direttiva 2003/98/EC relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico

AUTORE:

Avv. Giuliano De Luca

Avvocato specializzato in Diritto dell’Informatica e Tutela dei Dati Personali.
Studio Legale De Luca
Giuliano De Luca (www.giulianodeluca.it), Avvocato specializzato in Diritto dell’Informatica e Tutela dei Dati Personali. E' titolare dello Studio Legale De Luca. Collaboratore didattico per la cattedra...
di Tecniche e Metodologie Informatiche per Giuristi presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, già Docente a contratto per la cattedra di Logica ed Informatica Giuridica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, membro del comitato scientifico per la realizzazione del progetto JurisTeca presso il CISIA Napoli. Ha svolto attività di Tutor di Informatica Giuridica presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell'Università Federico II di Napoli.

Particolarmente attivo nel settore della formazione a distanza, è stato docente per il progetto E-unisob – Corso di formazione in modalità e-learning “Metodi e tecnologie digitali per giuristi – Informatica e diritto”. Autore del testo "Diritto e Web 2.0" ed. Altalex 2010, è tra gli autori del testo “Tecnofuturo: l’alba di un nuovo medium, l’alba di una nuova umanità”, ed. Liguori 2010, ha collaborato all’edizione 2005 del “Codice della privacy. Commento alla normativa sulla protezione dei dati personali” di Imperiali Riccardo - Imperiali Rosario, ed. Il Sole 24 Ore.
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