In dettaglio, l'art. 2428 del codice civile, al secondo comma, prevede che l'analisi della situazione societaria deve essere coerente con l'entità e la complessità degli affari della società e deve contenere gli indicatori di risultato finanziario e, se del caso, non finanziario pertinenti all'attività specifica della società. Ciò, in sintesi, significa che la relazione sulla gestione deve includere una vera e propria analisi di bilancio, eseguita mediante riclassificazione delle poste di stato patrimoniale e conto economico secondo criteri appropriati (finanziario e/o funzionale per lo stato patrimoniale, a valore aggiunto e/o a costi e ricavi del venduto per il conto economico). In tal modo è possibile provvedere per lo stato patrimoniale all'elaborazione dei principali indicatori di liquidità, solvibilità e solidità e per il conto economico all'esposizione dei risultati intermedi e degli indici di redditività. La relazione sulla gestione, in tal modo, diventa un fenomenale momento di dialogo con il sistema bancario e finanziario in generale.
Per comprendere appieno la portata di quanto detto si tenga conto di una cosa: nel momento in cui i finanziatori dell'azienda chiedono ai vertici aziendali una copia del bilancio (o la acquisiscono autonomamente dagli archivi del Registro Imprese), la utilizzeranno come dato di partenza per eseguire tutta una serie di elaborazioni e analisi per indici e per flussi ai fini dell'analisi quantitativa del proprio cliente. Essi, quindi, estrapoleranno un insieme di dati "nudi e crudi" che, se non opportunamente corredati dalle considerazioni dell'imprenditore sull'origine e sulle circostanze di formazione degli stessi, potrebbero portare ad una valutazione meno buona di quella ottenibile con il corredo delle informazioni interne, se non addirittura ad una valutazione negativa. E' chiaro, dunque, che eseguire l'analisi di bilancio ed essere in grado di spiegare ai finanziatori i motivi per cui si sono generati determinati risultati significa, per le PMI, rappresentare all'esterno che la gestione viene eseguita in maniera consapevole e non condotta in maniera casuale. In particolare è proprio nei momenti di congiuntura negativa che è indispensabile rappresentare al mondo bancario che l'imprenditore è cosciente delle difficoltà e appronta i metodi per "risalire la china": diversamente, limitarsi semplicemente a descrivere in bilancio la situazione contabile del giorno di chiusura dell'esercizio può lasciare intendere ai finanziatori che la gestione è lasciata a se stessa o al mero intuito imprenditoriale del soggetto economico, dando luogo così non solo ad un peggioramento del rating ma anche della complessiva bancabilità dell'azienda.AteneoWeb s.r.l.
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