Rivediamo la vicenda nei particolari.
Com'è noto a tutti gli abbonati Telecom, dal 1 Maggio questo gestore ha modificato i contratti in essere sulle linee fisse residenziali, ad eccezione delle offerte "a pacchetto" (linea di casa+ADSL e altro) che rimangono invariate.
Non solo non sono più attive le varie offerte particolari (1) ma non esiste più il classico contratto base del servizio universale a canone fisso (18,54 euro) + telefonate fatturate a consumo, sostituito da un contratto flat con un costo fisso mensile che comprende il vecchio canone e chiamate illimitate a fissi e cellulari, denominato "Tutto voce" con addebito di un fisso mensile di 29 euro.
Questo contratto si affianca ad altri due ("Voce" e "Tutto") che coinvolgono un numero minore di utenti perché relativi a contratti base non utilizzati da Ottobre a Dicembre 2014 (il primo, con un fisso di 19 euro al mese e chiamate a consumo) e a contratti dove era attiva una connessione internet adsl flat (il secondo, con un fisso di 44,90 euro al mese, chiamate illimitate verso fissi e cellulari e connessione ADSL illimitata).
Il passaggio è avvenuto un pò in sordina, con inserimento nelle bollette di Febbraio e Marzo di una comunicazione (tra le pagine della bolletta) contenente infomazioni sull'unificazione nell'unico marchio TIM della telefonia mobile e fissa, sulla nuova offerta attiva da Maggio e su quelle opzionali aggiungibili, sulla nuova fatturazione mensile al posto della bimestrale e sulle modalità per recedere senza spese (entro il 31/5/2015) in caso di mancata accettazione delle modifiche.
In merito è intervenuta l'Autorità garante per le telecomunicazioni che ha rilevato l'inadeguatezza di tali comunicazioni rispetto alle normative (art.70/71 del Codice delle comunicazioni elettroniche), riguardo la mancanza della dicitura "Variazione delle condizioni economiche e contrattuali" e in generale la scarsa chiarezza, ottenendo che la Telecom promettesse di ripetere la comunicazione e allungasse il termine per recedere senza spese (2).
In un comunicato pubblicato sul sito Telecom e nelle fatture emesse a Giugno (3), infatti, appare un riepilogo delle novità titolato in modo corretto ("Variazione delle condizioni"...) e viene fissato al 15/8/2015 il nuovo termine per recedere senza spese con comunicazione scritta (raccomandata a/r non obbligatoria ma consigliata).
E' stato inoltre fissato a fine Ottobre 2015 il termine entro cui gli utenti a cui è stato attivato "Tutto voce" possono passare a "Voce" (19 euro al mese + chiamate a consumo), evidentemente l'offerta più similare alle condizioni contrattuali base applicate fino a Maggio e quella che conviene di più a chi effettua poche chiamate.
Bene. Ma a nostro avviso ancora non basta.
La maggior parte degli utenti coinvolti dalla "rivoluzione" fruisce del servizio base-universale che Telecom è incaricata a fornire secondo una convenzione con lo Stato italiano, garantendo ad un prezzo definito dalla legge "accessibile" l'uso del servizio telefonico nazionale ed internazionale e una connessione dati che consenta un accesso efficace a internet.
Ebbene, l'AGCOM, nella diffida già detta, fa il punto e osserva che per gli utenti del servizio base-universale titolari, prima di Maggio, di una linea con attivo solo il servizio base telefonico (e dati) con tariffa a consumo senza altre offerte particolari (1) la modifica altera l'oggetto del contratto stabilito dalla legge costringendo l'utente a pagare un servizio ulteriore. Ne deriva pertanto che per tali utenti NON è sufficiente una comunicazione con diritto di recedere senza spese MA è necessario l'ottenimento di un consenso espresso.
L'Autorità conclude osservando che la manovra non è quindi conforme alla legge e diffida Telecom al rispetto della stessa. Considerando che ad oggi, dopo tre mesi dall'emanazione di tale diffida, non risulta che i consensi espressi vengano richiesti, ci uniamo al sollecito dell'AGCOM augurandoci che intervenga nuovamente. Per tutti coloro che fossero direttamente interessati è opportuno, quindi, fare una propria personale segnalazione (4).
(1) "Teleconomy 24", "Teleconomy No Stop", "Teleconomy Quando Vuoi", "Teleconomy No Problem", "Teleconomy Relax", "Hellò Forfait", "Teleconomy 1cent", "Teleconomy Zero-Zero", "Teleconomy Dove Vuoi", "No Problem DueInUno", "Teleconomy Famiglia", "Voce Zero", "Telecom Zero", "ChiamaMobile", "Chiama TIM", "Alice Voce Mobile" e "Alice Voce Mobile Plus".
(2) Delibera AGCOM n.169/15/CONS del 20/4/2015
(3) http://www.telecomitalia.it/node/2358
(4) Denunce al Garante AGCOM: http://www.agcom.it/299
di Rita Sabelli
Ravvedimento prima registrazione contratti di locazione (vers. 2025)
Ravvedimento prima registrazione contratti di locazione è il programma in Excel per calcolare le sanzioni e gli interessi di mora per il ravvedimento della prima registrazione dei contratti di locazione immobiliare. E' aggiornato con il tasso legale in vigore dal 1° gennaio 2025 pari al 2%.
Il software, oltre ad effettuare i conteggi dovuti, fornisce anche l’indicazione dei codici tributo, anno di riferimento e importi al fine della compilazione dell’F24 “ELIDE”.
E’ disponibile anche la versione Cloud del prodotto.
Pacchetto cumulativo calcolo ravvedimento operoso: versione Excel
Pacchetto dei software in MS Excel Ravvedimento operoso versamenti (vers. 2025) e Ravvedimento prima registrazione contratti di locazione (vers. 2025).
Entrambi i software sono aggiornati con il tasso legale, pari al 2%, in vigore dal 1° gennaio 2025.
Il Bonus Natale 2024: informativa e autocertificazione
L’art. 2-bis, del D.L. 113/2024, L. 143/2024, ha introdotto un nuovo bonus, per il solo 2024, per i lavoratori dipendenti. L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 19/2024, ha fornito le prime indicazioni operative.
AteneoWeb s.r.l.
AteneoWeb.com - AteneoWeb.info
Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com
C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi