Con il Decreto Direttoriale N. 2 del 02/01/2018, l'ANPAL ha dettato la disciplina applicativa per il Bonus occupazione Sud, previsto dalla legge di Bilancio 2018 in favore dei datori di lavoro privati che assumono (o trasformano) a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2018, lavoratori per impiegarli nelle Regioni del Mezzogiorno, a determinate condizioni.
I soggetti destinatari sono i datori di lavoro privati (a prescindere dalla circostanza che siano imprenditori), i quali assumono personale senza esservi tenuti. Non è possibile riconoscere l'agevolazione nei casi in cui il datore di lavoro non è libero di scegliere chi assumere. Ergo, le agevolazioni non spettano nel caso in cui l'assunzione scaturisca da un obbligo di natura legale o contrattuale.
Esempi di obblighi legali, sono:
Esempio di obblighi contrattuali:
Dunque, l'incentivo non spetta se:
Il Bonus in parola riguarda il Mezzogiorno. Più esattamente, parliamo delle Regioni "meno sviluppate": Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia; e delle Regioni "in transizione": Abruzzo, Molise e Sardegna. Agli effetti del Bonus, rileva la sede di lavoro per la quale viene effettuata l'assunzione. Quindi, se la società ha la sede legale a Milano e il neo assunto ha parimenti residenza a Milano, laddove lo assuma per lavorare un un'unità locale che possiedo nelle anzidette Regioni, l'incentivo spetterà integralmente (ovviamente, soddisfatte le altre condizioni previste).
Il bonus parimenti spetta nelle ipotesi di trasferimento da una regione "meno sviluppata" a una "in transizione"; o viceversa.
Restano non disciplinate dalla circolare INPS alcune fattispecie, come quelle del distacco, del lavoro agile e del tele-lavoro.
Per soggetti "privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi" il Legislatore intende coloro che negli ultimi 6 mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato dalla durata di almeno 6 mesi, ovvero coloro che negli ultimi 6 mesi hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito la cui relativa aliquota d'imposta non superi le detrazioni massime spettanti.
Il lavoratore, inoltre, non deve aver avuto un rapporto di lavoro con lo stesso datore di lavoro negli ultimi 6 mesi. L'unica eccezione è costituta dal rapporto a tempo determinato in caso di trasformazione dello stesso a tempo indeterminato.
Per "stesso datore di lavoro" si intendono anche quelli nei confronti dei quali esiste una sostanziale coincidenza di assetti proprietari, o rapporto di controllo o collegamento.
L'agevolazione si applica unicamente alle seguenti ipotesi contrattuali:
Sono, invece, esclusi dalle agevolazioni le seguenti fattispecie:
L'incentivo, inoltre, è subordinato:
L'incentivo è pari al 100% della contribuzione previdenziale posta a carico del datore di lavoro, con l'esclusione dei premi INAIL, per 12 mesi (esempio: assunzione = 01/11/2018; scadenza = 30/10/2019), entro un tetto massimo annuo pari a 8.060 euro, pari su base mensile a 671,66 euro, e su base giornaliera a euro 21,67; nonché riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale.
Vanno ulteriormente escluse dall'applicazione dell'incentivo le contribuzioni che non hanno natura previdenziale e quelle concepite allo scopo di apportare elementi di solidarietà alle gestioni previdenziali di riferimento. Pertanto, non sono oggetto di incentivazione le seguenti forme di contribuzione, ancorché di natura obbligatoria:
La principale novità di quest'anno è la possibilità di cumulare il Bonus Sud con l'incentivo nazionale strutturale per l'occupazione giovani stabile, previsto per l'assunzione dei lavoratori under 35 (2018): in questo caso, è prevista la durata triennale per l'incentivo principale, mentre il Bonus Sud integrerà lo sgravio al 100% (fino a 8.060 euro) per i primi 12 mesi.
Resta, invece, immutato il rispetto del regime "de minimis": 200.000 euro in un triennio, anche se sono previste alcune deroghe:
il limite non si applica se il lavoratore ha meno di 25 anni, a condizione che l'assunzione determini un incremento occupazionale netto effettivo, nei dodici mesi successivi all'assunzione, rispetto alla media dei lavoratori occupati nei dodici mesi precedenti (con riferimento all'intera organizzazione del datore di lavoro e non alla singola unità produttiva). Se al termine dell'anno successivo all'assunzione è presente l'incremento occupazionale netto, l'incentivo è confermato; in mancanza, il datore di lavoro deve restituire le quote di incentivo eventualmente già godute. Il venir meno dell'incremento fa perdere il beneficio per il mese di calendario di riferimento: un nuovo incremento registrato nei mesi successivi legittima la fruizione del beneficio dal mese di ripristino fino alla sua originaria scadenza, senza possibilità di recuperare il beneficio perso.
Non incidono sul calcolo dell'incremento, i posti di lavoro divenuti vacanti a seguito di:
Inoltre, se il lavoratore ha tra 25 e 34 anni, oltre all'incremento occupazionale, è necessario che il dipendente:
Il Bonus si richiede inoltrando apposita istanza telematica all'INPS, seguendo il percorso sul portale dell'Ente: «Accedi ai servizi» «Altre tipologie di utente» «Aziende, consulenti e professionisti» «Servizi per le aziende e consulenti» (autenticazione PIN) «Dichiarazioni di responsabilità del contribuente» (DIRESCO).
Andranno inseriti: i dati del lavoratore interessato, la Regione e la Provincia di esecuzione della prestazione lavorativa, l'importo della retribuzione mensile media (inclusi ratei tredicesima / quattordicesima), l'aliquota contributiva datoriale soggetta al Bonus e l'eventuale intenzione di fruire della cumulabilità con l'incentivo Occupazione Giovani.
L'INPS provvede a verificare i requisiti di ammissione del soggetto da assumere secondo i dati presenti nell'archivio dell'ANPAL (si rammenta che il lavoratore, per poter godere del beneficio, dovrà presentare agli uffici del collocamento la Dichiarazione di Immediata Disponibilità - DID).
Dopo di che, l'istituto determina l'importo dell'incentivo sulla base dell'aliquota indicata, accerta la disponibilità delle risorse e comunica la prenotazione dell'incentivo, ovvero il diniego dell'istanza.
Dalla data di accettazione, l'azienda avrà 10 giorni di tempo per provvedere all'assunzione (o trasformazione) a tempo indeterminato e comunicarlo con l'usuale modello UNILAV. Trascorso detto termina, l'istanza viene revocata. In tutte le altre ipotesi in cui si ha un iniziale diniego dell'istanza (esempio: mancanza di risorse nel periodo), l'istanza resta comunque valida per 30 giorni. Dopo tale termine, la stessa decade e occorre predisporre una nuova domanda. Giova, altresì, ricordare che l'istanza non può essere modificata in alcun caso e i dati indicati devono esattamente corrispondere a quelli esposti nel modello UNILAV di riferimento. In caso di variazioni (anche lievi) occorre annullare l'istanza depositata e presentarne una ex novo, così perdendo, però, la posizione in graduatoria, posto che le istanze verranno processate in ordine cronologico di arrivo.
In conclusione, si rappresenta che, al momento, le risorse disponibili sono limitate a 200 milioni, seppure è prevista la possibilità di incrementarle fino a 500 milioni. L'anno scorso, il fondo era pari a complessivi 530 milioni... e non è stato affatto sufficiente.
Calcolo ravvedimento operoso versamenti (vers. 2025)
Ravvedimento operoso versamenti è il foglio di calcolo Excel che tanto successo ha ottenuto per la semplicità di funzionamento. Fornisce i dati utili alla compilazione dell'F24.
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L’art. 2-bis, del D.L. 113/2024, L. 143/2024, ha introdotto un nuovo bonus, per il solo 2024, per i lavoratori dipendenti. L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 19/2024, ha fornito le prime indicazioni operative.
RAVVEDIMENTO SPECIALE 'TOMBALE' 2024: versione Cloud
Applicazione in cloud per determinare l'imposta sostitutiva prevista dal nuovo ravvedimento speciale: sanatoria per le annualità 2018-2022.
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In sede di conversione del D.L. n. 113/2024 (cd. “Decreto Omnibus”) è stata prevista la possibilità, per i soli contribuenti ISA che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale, di definire in via agevolata i periodi d’imposta dal 2018 al 2022.
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