La Corte di Cassazione ha recentemente affrontato il caso riguardante una lavoratrice che aveva stipulato ed eseguito un co.co.co. a progetto con l'Amministrazione Provinciale per essere destinata allo svolgimento della prestazione presso il locale Centro per l'Impiego (sentenza del 5 febbraio 2019 n° 3314).
La Cassazione, confermando la sentenza della Corte d'Appello, ha riconosciuto ai soli fini contributivi (la lavoratrice in corso di giudizio aveva rinunciato alla domanda volta all'accertamento della conversione di rapporti di lavoro a progetto in un unico rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato), la natura subordinata del rapporto instaurato con contratto a progetto, in quanto la prestazione si è connotata con tutta una serie di elementi riconducibili alla subordinazione.
Infatti la appellante durante lo svolgimento del rapporto:
La suprema corte ha riaffermato che la sussistenza dell'elemento della subordinazione nell'ambito di un contratto di lavoro va correttamente individuata sulla base di una serie di indici sintomatici, comprovati dalle risultanze istruttorie, quali la collaborazione, la continuità della prestazione lavorativa e l'inserimento del lavoratore nell'organizzazione aziendale, da valutarsi criticamente e complessivamente.
La sentenza in oggetto riguarda inoltre un caso antecedente all'entrata in vigore del jobs act, riforma che ha reso ancora più stringenti i limiti di utilizzo dei contratti di collaborazione. Quindi il ricorso a tale tipo di contratto oggi risulta ancora più problematico.
Questa sentenza deve indurre a una riflessione sull'opportunità di utilizzare i contratti di collaborazione presso i centri per l'impiego per l'assunzione dei c.d. "navigator", cioè i soggetti che dovrebbero agevolare l'inserimento lavorativo dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Il "navigator" assunto come co.co.co non dovrebbe quindi essere utilizzato per erogare i servizi propri del centro per l'impiego e non dovrebbe essere soggetto al potere direttivo ed organizzativo dell'ente, ma dovrebbe agire come un consulente autonomo svincolato da precise direttive. Leggendo la riforma, sembra tuttavia che i "navigator" saranno operatori a tutti gli effetti dei centri per l'impiego. Se così fosse si getterebbero le basi per un futuro contenzioso che porterebbe con certezza alla stabilizzazione con notevoli costi per le casse pubbliche.
ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI 2024 (Excel): aggiornato al nuovo prontuario ANC
Grazie ad una proficua collaborazione con ANC (Associazione Nazionale Commercialisti), AteneoWeb pubblica e aggiorna periodicamente il software ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI, che permette di determinare nel dettaglio gli onorari consigliati che possono essere utilizzati come riferimento dal professionista per determinare i compensi delle proprie prestazioni professionali.
Questa nuova versione è aggiornata con la seconda versione del prontuario ANC che prevede la gestione degli onorari per le attività legate al Concordato Preventivo Biennale.
LE DISPENSE DI ATENEOWEB: modello dichiarazione Persone Fisiche 2024
Con il Provvedimento del 28 febbraio 2024, Prot. n. 68687, l’Agenzia delle Entrate ha approvato in via definitiva, con le relative istruzioni, il modello Redditi PF 2024, relativo ai redditi 2024.
Le principali novità contenute nel modello REDDITI PF 2024 (periodo d’imposta 2023), ed illustrate in questa dispensa, sono le seguenti:
Le dispense di AteneoWeb. Legge di bilancio 2024: PUBBLICO IMPIEGO E RINNOVO DEI CONTRATTI
È stata pubblicata la Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024) recante misure per il fisco, l’energia, le imprese, l’agricoltura, il lavoro, lo sport e il turismo.
Abbiamo predisposto questo documento per sintetizzare le misure adottate in materia di potere di pubblico impiego e rinnovo dei contratti.
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