Dopo i segnali negativi di commercio al dettaglio e produzione industriale, l'economia italiana registra un'altra battuta d'arresto nel mercato del lavoro. Istat ha comunicato che a dicembre 2020 il numero degli occupati è tornato a scendere, con un contestuale incremento di disoccupati e inattivi. Il tasso di occupazione in Italia è infatti sceso rispetto a novembre dello 0,4%, ovvero di 101mila unità. Una diminuzione che coinvolge tutte le fasce e categorie della popolazione, fatta eccezione per gli ultracinquantenni. Tra i maschi si registrano 2mila occupati in meno, tra le donne i restanti 99mila. Nella fascia tra i 15 e i 24 anni sono 36mila le unità perse, tra i 25 e i 34 anni 19mila, tra i 35 e i 49 anni 74mila mentre a sollevare il bilancio finale, come anticipato, ci pensano gli over 50 con un +28mila negli occupati rispetto a novembre 2020. Con la caduta del mese di dicembre il mercato del lavoro italiano si vede eroso il recupero registrato nell'ultima parte dell'anno, ora ridotto a +53mila unità nel quarto trimestre. Il dato tendenziale, che confronta dicembre 2020 con dicembre 2019, registra ancora un drammatico -444mila negli occupati.
Alla riduzione degli occupati è corrisposto un aumento dei disoccupati e degli inattivi. Il numero delle persone attivamente in cerca di un lavoro è cresciuto di 34mila unità nel mese di dicembre, cristallizzando a -137mila unità il risultato del quarto trimestre e a -222mila quello da inizio anno. Gli inattivi sono 13,76 milioni, con un incremento di 42mila unità a dicembre e un +17mila unità nell'ultimo trimestre. Rispetto a dicembre 2019 il numero degli inattivi risulta essere ancora più alto di 482mila unità (quasi mezzo milione).
La caduta degli occupati si è concentrata in gran parte negli indipendenti. Se infatti sono 23mila i dipendenti che mancano all'appello nel mese di dicembre 2020, sono ben 79mila gli indipendenti in meno in un solo mese. Quest'ultimi rispetto a dicembre 2019 registrano un -209mila nelle unità (-4%), che corrisponde a poco meno della metà del saldo negativo totale degli occupati (-444mila unità). Osservando il grafico riportato in "figura 1" mostra chiaramente come il numero degli occupati sia passato dagli oltre 23,4 milioni di metà 2019 a poco più di 22,7 milioni nel secondo semestre del 2020. Il mercato del lavoro rialza quindi la testa nel terzo trimestre, portando infine a novembre in recupero sino a quasi 23 milioni di occupati. Il mese di dicembre ha invertito la tendenza, lasciando intendere che il recupero del mercato del lavoro ma anche dell'economia italiana sarà più lungo e tortuoso del previsto.
Di seguito il commento dell'Istat alla pubblicazione: "A dicembre l'occupazione torna a diminuire, interrompendo il trend positivo che tra luglio e novembre aveva portato ad un recupero di 220 mila occupati; il calo occupazionale è concentrato sulle donne e coinvolge sia i dipendenti sia gli autonomi. Inversione di tendenza anche per la disoccupazione che, dopo quattro mesi di progressivo calo, torna a crescere portando il tasso al 9%. I livelli di occupazione e disoccupazione sono inferiori a quelli di febbraio 2020 - rispettivamente di oltre 420 mila e di quasi 150 mila unità - e l'inattività risulta superiore di oltre 400 mila unità. Rispetto a febbraio 2020, il tasso di occupazione è più basso di 0,9 punti percentuali e quello di disoccupazione di 0,4 punti".
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Questa nuova versione di AUDIT-TOOLS, utile per la revisione dei bilanci 2024, raccoglie il testimone dalle versioni precedenti e, in un unico “tool”, gli strumenti minimi necessari per l’impostazione del lavoro di revisione sia per il revisore individuale che, da questa versione, per il sindaco e il collegio sindacale.
Attraverso Excel, il software consente di gestire in locale la revisione seguendo una metodologia collaudata del Dott. Antonio Cavaliere.
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Richiesta dati per la Dichiarazione IVA 2025 (periodo d'imposta 2024)
La dichiarazione IVA 2025, relativa al periodo d’imposta 2024, quest’anno potrà essere presentata a partire dal 1° febbraio 2025 fino al termine ultimo del 30 aprile 2025.
Come per l’esercizio precedente, il credito IVA minore di 5.000 euro può essere utilizzato già a partire dal 1° gennaio 2025.
L’eventuale eccedenza potrà invece essere utilizzata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale IVA ma soltanto se la dichiarazione IVA annuale riporterà il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato.
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Guida al regime forfettario 2025
Manuale interattivo sul regime agevolato di cui alla legge 190/2014. Nuova versione aggiornata al 10 gennaio 2025.
Il regime forfettario è stato introdotto per la prima volta dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014 n.190).
La disciplina del regime ha subito diverse modifiche con le leggi di Bilancio 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n. 145) e 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) e 2023 (Legge 29 dicembre 2022 n. 197), in particolare per quanto riguarda le condizioni di accesso.
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